PROGETTO DI QUALIFICAZIONE  “I DIVERSI MODI DI CONOSCERE”

Anno educativo 2022/2023

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Il progetto proposto quest’anno ha coinvolto tutti i bambini delle scuole interessate, ma anche un numero elevato di esperti e le famiglie, andando a “toccare” la quotidianità dei bambini e i diversi momenti significativi dell’anno, tra cui le uscite didattiche e alcuni eventi.

Il progetto ha esplorato tutte le capacità e le abilità intrinseche nel bambino in questa fascia di età, attraverso un osservazione attenta, mirata a catturare, a cogliere, a potenziare e stimolare le potenzialità di ogni bambino.

Il progetto non intendeva esaurire il grande tema della conoscenza ma accompagnare i bambini a scoprirsi e scoprire il mondo utilizzando percorsi e strumenti differenti.

Nel definire la progettualità sono stati scelti alcuni testi per introdurre i bambini nel percorso:

  • IL PUNTO di P. Reynolds – ha permesso di introdurre nei bambini il tema della conoscenza di sé stessi, del coraggio di sperimentare un “linguaggio” diverso, quello dell’arte
  • Testi di Bruno Munari: Alla faccia – Fantasia – Disegnare un albero – Rose nell’insalata, ecc
  • Gino, piccolo grande girino
  • Mio Piccolo Mio di Astrid Lindgren

Il “linguaggio” dell’arte è stato il filo conduttore nelle scuole ma, prima di coinvolgere i bambini, ha coinvolto le insegnanti nel medesimo percorso: conoscenza di sé e conoscenza del mondo attraverso gli occhi e gli strumenti dell’arte.

La partenza quindi per cominciare un nuovo anno è stato caratterizzato dal guardare il bambino nella sua interezza e per interezza intendiamo in maniera molto sintetica corpo (nelle sue funzioni e competenze e fisiche motorie), mente (funzioni cognitive) e anima (inteso come luogo delle domande di senso e di significato; il luogo della coscienza e della consapevolezza di sé, dell’io unico e irripetibile). Altro punto fondante della nostra proposta educativa è la famiglia quale luogo per eccellenza di riconoscimento, è una parte fondante della personalità del bambino da cui origina la sua
appartenenza.

Un altro punto caratterizzante è il tempo del gioco, il tempo della spontaneità, il tempo della libera espressione, senza sovrastrutture…quello che ci affascina tanto nei bambini è proprio l’impatto semplice con le cose e con le persone.
Tutta questa parte di spontaneità di curiosità non deve essere lasciata a se stessa perché poi in realtà il bambino non chiede questo, il bambino chiede di essere guidato e accompagnato da figure precise: dalla sua famiglia e, dentro la scuola, dalla sua insegnante, che osserva l’evoluzione del bambino ed è impastata completamente con il vissuto del bambino, accompagnandolo passo a passo.

Il progetto fa da sfondo a quello che sono state le proposte e le attività, con una predilezione dell’attività all’aperto, dimensione adeguata al bambino, sia per la parte del benessere fisico che psichico.

Alcune insegnanti hanno quindi intrapreso un corso di formazione.

Scopo del corso è stato fornire alle insegnanti competenze per accompagnare i bambini alla scoperta del proprio segno attraverso esplorazioni con materiali, tecniche e strumenti “insoliti”.

Hanno aiutato nella realizzazione del progetto alcune figure esterne come l’insegnante di teatro, l’insegnante di motoria, insegnante di inglese.

I campi di esperienza sono stati i seguenti:

Il corpo e il movimento

Il sé e l’altro

I discorsi e le parole

Suoni immagini e colori

La conoscenza del mondo

I bambini hanno scoperto anzitutto di essere capaci di fare, hanno osservato e sperimentato tanti oggetti che lasciano un segno, tante tecniche pittoriche. Hanno sperimentato di essere CAPACI: di fare un bel disegno, di lavorare insieme agli amici per realizzare un’opera ancora più bella.

La conoscenza del mondo non si è fermata con gli strumenti dell’arte: i bambini hanno utilizzato anche il linguaggio del corpo e della musica.

Nei bambini la conoscenza del proprio corpo e quindi dello spazio che li circonda avviene attraverso il gioco e la proposta di un esperto che, utilizzando strumenti diversi (il pallone da calcio o palla e canestro) accompagna i bambini a conoscersi.

La conoscenza del proprio corpo è stata incentivata proponendo un laboratorio di basket, concluso con lezioni aperte che hanno permesso ai genitori di conoscere e vedere con i loro occhi le proposte fatte durante il percorso, ma anche di lasciarsi coinvolgere dalle insegnanti e dall’esperto.

L’esperto di motoria e le insegnanti hanno collaborato fin dalla programmazione delle attività unendo gli interventi di motoria con lo stesso filo tematico che i bambini hanno ritrovato nelle altre esperienze proposte l’anno scolastico.

Il protagonista del tema dell’anno scolastico è “Mio piccolo mio”, cioè l’esperienza della crescita attraverso l’amicizia e il rapporto con gli altri.

A livello pratico e motorio, i bambini mezzani e grandi hanno necessariamente affrontato giochi e attività con gli altri, con e contro altri, collaborando o cooperando con l’altro o condividendo spazi e attrezzi con il compagno, con l’obiettivo di sviluppare capacità coordinative di base, migliorando l’interazione di sé con gli altri in un movimento contestualizzato e che influenza l’altro (ambiente e bambini); prendere coscienza di come il proprio corpo si può muovere nello spazio (capacità senso motoria); consolidare le basi motorie acquisite e sviluppare capacità coordinativa e di adattamento allo spazio nei giochi motori e nei movimenti appena conosciuti in contesti di attività strutturate.

Il tema per i più piccolini (3 anni) è stato diverso: proprio per la necessità di un’interiorizzazione del movimento, il regno animale è stato il tema principale di aiuto per raggiungere l’obiettivo. Dopo le lezioni previste negli ambienti scolastici e nell’ambiente esterno, i bambini di 5 anni si sono confrontati di fronte ai propri genitori in una palestra del
Quartiere in giochi a squadre. Poi i genitori si sono sfidati in una partita di pallavolo sotto gli occhi tifosi dei propri figli.

Con i mezzani abbiamo esplorato l’orientamento nello spazio.

Sopra, sotto, dentro, fuori, scorrere, di lato, all’indietro e intorno, sono solo alcuni vocali tradotti in azione motoria rispetto ad un attrezzo, un luogo o il posizionamento rispetto al compagno.

In particolare molte attività con i piccoli attrezzi prevedevano traiettorie di spostamenti in diagonale, avanti, dietro, di lato e scavalcando o passando sotto o dentro un oggetto o parte di un percorso, sia da soli che a coppie, sia in equilibrio statico che dinamico negli spazi intorno e vicino.

I bambini si sono ben comportati e immersi nei contesti che gli sono stati proposti con grande partecipazione.

Con i piccoli abbiamo fatto lezioni incentrate su alcuni animali e sui movimenti e sensazioni che queste gli provocavano. Partendo dalla stabilità e spostamenti in quadrupedia con il leone e il gatto, allo strisciare e muovere il collo con la lucertola, alla conoscenza e coscienza delle parti del corpo poste “dietro” come la schiena, la nuca e il sedere grazie all’orso e la rana, per poi scoprire come si muovono gli arti appendicolari con la scimmia e il granchio.

I bambini avevano come obiettivo quello di prendere coscienza del proprio io corporeo e di trasferirlo in movimento, in un pensiero di movimento (vignetta motoria), e con le maestre in disegno.

Conoscere se stessi è fondamentale per aprirsi al mondo e agli altri: per questo sono stati pensati progetti che aiutino i bambini a conoscere gli altri, i coetanei. Tra gli obiettivi del laboratorio di musica e del laboratorio di danza creativa sicuramente c’è la relazione con l’altro: imparare ad aspettare i tempi dell’amico, conoscere e rispettare i suoi bisogni permettono di aprirsi e di costruire una relazione.

Al tempo stesso questi laboratori sono stati anche occasione per coinvolgere i genitori, sia nel prevedere momenti a scuola in cui mostrare una lezione, sia nel coinvolgerli nella preparazione della scenografia per il momento finale (nel caso del laboratorio di danza creativa).

Progetto Teatro:
Fare teatro nella scuola dell’infanzia è un’esperienza che accompagna i bambini nella crescita della consapevolezza e coscienza di sé. Fare teatro a scuola è una necessità che può essere paragonata all’urgenza di giocare in compagnia, o di stare felicemente soli. Diventa un’azione teatrale correre o guardare la mamma stirare, aiutare la nonna a fare una torta, o chiedere al babbo “perché” di qualsiasi cosa senza aspettare la risposta.

E’ la necessità di capire la vita, e capirla vivendo.

Quest’anno scolastico, come nei precedenti, il tema del laboratorio è stato discusso con la direzione della scuola e le insegnanti, per arrivare a capire necessità e attualità del lavoro educativo e declinarlo insieme in ogni aspetto. I laboratori sono guidati dall’esperta, Laura Aguzzoni, che stimola il loro fare e le loro capacità mettendoli di fronte ad esperienze reali e/o di finzione e intessendo con loro una trama di rapporti di fiducia reciproca.

La scelta del libro “Mio piccolo Mio” ha sollecitato anche per il laboratorio di teatro la scelta dei temi: Identità, Appartenenza, Realtà, Desiderio, Sorpresa, Decisione, Avventura, Promessa, Compito….

Per questo Laura ha scelto: Re, Regine, Principi, Castelli e Principesse. Aprendo così la porta del racconto con: “C’era una volta” è nata l’azione del teatro. Diventare Re e imparare ad obbedire al Re, vestendo mantelli e corone, sedendo sul trono, oppure obbedendo ai comandi, essere i sudditi che chiedono Pace e non Guerra. Imparare a rispondere come balie e cavalieri antichi che aiutano la Principessa ad accudire il piccolo figliolo… al quale insegnare ogni cosa, proprio come il babbo e la mamma fanno ogni giorno.

Abbiamo vestito “i panni” dei personaggi, abbiamo vissuto a corte con cappelli e danze, sempre cercando di far diventare il piccolo bimbo principe, un grande appassionato Principe. Sia che fossimo per un po’ lui, sia che fossimo i tanti che insegnavano a questo piccolo come imparare a farsi grande, scoprendo la propria identità.

Proprio come succede ad ogni bimbo nella reale vita familiare.

Concludendo il percorso, tutti abbiamo intrapreso il viaggio verso la capanna di Maria e Giuseppe, i bambini i personaggi e i genitori, perché tutti abbiamo riconosciuto la Stella in cielo e con coraggio abbiamo seguito la sua Promessa.

Gli obiettivi del percorso teatrale si sono raggiunti a poco a poco, in ogni lezione, in quanto ogni appuntamento ha mirato alla capacità di esposizione, di movimento, di immedesimazione e di verbalizzazione. Ogni bambino acquisisce le capacità di relazionarsi ad un adulto, di condivisione con gli amici, di affrontare e vivere con coraggio le richieste che vengono fatte e tutto questo entra a far parte delle sue capacità che porterà con sé nel tempo e nelle esperienze future.

Progetto continuità:
E’ stato affrontato attraverso la scelta di una storia come mezzo per introdurre i bambini più grandi del nido alla conoscenza del luogo che sarebbe diventata la loro scuola. La lettura del libro è stata utilizzata anche come accoglienza dei bambini sia al rientro delle vacanze e come gesto di lettura svolto insieme in giardino, accompagnate da canzoni a tema. Lo stesso testo è stato utilizzato sia nel periodo di inserimento sia alla presenza dei genitori e nei laboratori, o come momento di ascolto durante la passeggiata lungo il fiume.

Il libro è stato anche il filo conduttore per la realizzazione del book documentativo a seguito di esperienze motorie e di laboratori.

Uscite e Attività all’aperto:
Il percorso di conoscenza non poteva non interessare anche il mondo circostante: per questo la proposta di un’uscita didattica è sempre occasione per sollecitare i bambini ad aprirsi, a fare domande.

Fin dalle prime proposte il progetto ha coinvolto i bambini perché la dinamica della conoscenza è partita proprio dal mettere al centro ciascuno. Proprio perché ogni bambino è unico, anche negli “stili” di apprendimento, ognuno ha avuto a disposizione progetti, esperienze diverse: questo ha fatto sì che il singolo potesse trovare il “canale” preferenziale per conoscere la realtà. Anche i bambini in difficoltà sono riusciti a trovare un modo di imparare a loro corrispondente, che li facesse sentire protagonisti a tutti gli effetti.

Il Vivaio Pascucci a Pesaro ha permesso di scoprire e conoscere piante, animali e, attraverso un laboratorio, scoprire la ricchezza dei materiali naturali.

Gita al castello Sigismondo
Con passeggiate mirate all’osservazione, analizzando i luoghi, raccontando delle persone abitanti di un castello i bambini hanno imparato il nome e i mestieri. Con i laboratori di intersezione i bambini hanno realizzato l’allestimento della scuola vedendola trasformare in un grande castello: giocando con gli oggetti e con la musica hanno affinato le capacità motorie e manipolative, ampliando le competenze immaginative.

Pausa alla Pizzeria Ristorante a San Giuliano Borgo       

Lago di Soanne

Uscita a Valbonella
Andare a castagnare ha avuto come obiettivo quello di introdurre il bambino ad un’esperienza di stagionalità ed alla conoscenza di un frutto speciale e che fa parte del nostro entroterra.

Anche all’interno di questa gita abbiamo introdotto l’origine del nostro percorso didattico: il ritrovamento di un LIBRO SPECIALE all’interno di una sacca di juta dentro ad una scatola come fosse uno scrigno del tesoro. Il libro ha per titolo ‘MIO PICCOLO MIO’.
E’ stata fatta l’esperienza della raccolta delle castagne e la conoscenza del territorio attraverso passeggiate nei boschi, l’ascolto di testimonianze dei proprietari del luogo sulla vita dei boschi e dei suoi abitanti.