Progetto   Dentro e fuori dalla scuola .. Dentro e fuori di me

Anno scolastico 2017/2018

Con il contributo della Provincia di Rimini

Il progetto ha proposto di esplorare il mondo fuori della scuola consapevoli che l’educazione e gli apprendimenti non possono essere circoscritti ad un luogo, non solo perché uscire porta benessere ma perché desideriamo trasmettere ai nostri bambini curiosità e interesse a tutto ciò che ci circonda.

Dentro e fuori si gioca, si esplora, si discute, si apprende, ed il fuori, non è l’intervallo dell’esperienza educativa ma ne fa parte integrante.

Ciò che si apprende all’interno si può apprendere anche all’esterno, spesso in modo più interessante perché vivo e reale.

Le domande maturate all’esterno vengono approfondite anche all’ interno: l’impegno a osservare, documentare e rilanciare quanto esplorato fuori, consente di transitare tra interno ed esterno e di cogliere ogni opportunità per generare conoscenza, valorizzando quella portata dai bambini.

PRIME GITE ALLA SCOPERTA DEL FIUME MARECCHIA

(passeggiata lungo il fiume fino alla foce, alla scoperta della natura, degli animali, degli ambienti che circondano, aiutati dalle volontarie della Guardia Forestale)

Con l’inizio dell’ anno scolastico iniziano per molti dei nostri bambini anche l’attività sportiva che fino a qualche anno fa era prerogativa solo dei bambini delle scuole elementari. I benefici di un’ attività fisica appropriata e  adeguata all’età sono noti per promuovere lo sviluppo fisico e  sociale dell’ individuo, ma nel sostenere il movimento e contrastare la sedentarietà e l’utilizzo eccessivo di televisione e giochi elettronici è  bene ricordare che i benefici nascono soprattutto nel gioco libero e all‘aperto, dove l’assenza di regole e la creatività portano i bambini ad autoregolamentazione e mettersi alla prova secondo i propri ritmi.

Sviluppano fiducia in se stessi, pazienza, flessibilità, sicurezza : qualità che si dilatano quando il gioco avviene all’aperto, in un contesto vivo, irregolare, imprevedibile ma soprattutto ampio e naturalmente ricco di stimoli sensoriali, uditivi e motori.

PERCORSI MOTORI

“Ai bambini serve stare all’aria aperta, stimolare i sensi e muovere il corpo in ogni direzione . Siamo fatti per muoverci, adattarci e muoverci ancora” Angela J.Hanscom

Parallelamente al percorso di scoperta del fuori dalla nostra scuola seguiamo il percorso della costruzione dell’ identità personale del bambino che attraversa diverse fasi .

Il bambino sin dai primi mesi manifesta un interesse per il proprio corpo, per le sue parti , per il suo funzionamento , scopre di avere un dentro e un fuori e desidera capire …

Winnicot ci propone il luogo nel quale il bambino scopre il proprio “interno “. Questo luogo é il gioco.

La conoscenza interiore passa attraverso il gioco che consente un dialogo fra le cose reali e i desideri o le paure.

Per giocare ” occorre fare le cose, non semplicemente pensare o desiderare di farle. E fare le cose richiede tempo. Giocare vuol dire fare ”

Quando un bambino cerca di salire su un albero , gioca con con la propria abilità fisica, ma anche  con il proprio livello di sicurezza / incertezza. Un adulto presente che gli dice ” Dai che ce la fai ” aiuta la crescita motoria, quella psicologica e quella relazionale.

RACCOLTA DELLE OLIVE

Quando un bambino mette uno sull’altro degli oggetti, non sviluppa solo proprietà fisiche o progettuali , ma rinforza il suo essere coraggioso scopritore.

Un adulto che gli dice ” fai con calma hai tutto il tempo ” rende il bambino più abile e sereno.

ALCUNI LABORATORI

Quando i genitori, gli educatori si comportano così ( incoraggiando e dando tempo) attuano le convinzioni di Winnicot, stanno accogliendo il corpo del bambino ” fuori e dentro ” .

I tempi della natura ci insegnano l’attesa, il processo di crescita avviene secondo un ritmo che va rispettato e occorre pazienza per vedere il risultato, avviene senza che sia visibile agli occhi.

 

Il progetto ha visto coinvolti educatori di asilo nido, insegnanti di scuola dell’infanzia e delle scuole elementari attraverso:

  • Riunioni iniziali di definizione delle finalità e degli obiettivi comuni ai tre ordini di scuola
  • Formazione con esperti quali lo psicologo dello sviluppo infantile e l’insegnante di scienze motorie sui temi dell’importanza del gioco all’aperto e sulle connessioni tra mondo interiore mondo esterno dei bambini in età evolutiva
  • Organizzazione di momenti comuni che favoriscano l’interscambio delle esperienze e momenti di compresenza con i bambini di scuola dell’infanzia e delle scuole elementari in contesti all’aperto in un’ottica di continuità verticale e di conservazione di un patrimonio acquisito nella scuola precedente che può trovare proseguo in quella futura.

 

Ogni bambino ha la sua storia, il suo originale modo di rapportarsi al mondo esterno e ogni bambino ha abilità fisiche, intellettive e motorie diverse che vanno rispettate.

Il modo in cui gli insegnanti guardano e valorizzano il suo “saper fare” , decide fortemente della concezione stessa che il bambino ha di sé, incide nel senso di sicurezza che il bambino matura e conseguentemente nella curiosità e desiderio di conoscere il mondo esterno e di cimentarsi con esso.

Pertanto non esistono bambini abili e bambini incapaci, ad ognuno va dato il suo tempo cosicchè chi fa più fatica sarà spronato a migliorarsi e chi naturalmente arriva prima sarà invitato a saper attendere e ad imparare o ad aiutare chi è in difficoltà.

In questo orizzonte ideale ben si inseriscono i bambini certificati o che manifestano dei disturbi dello sviluppo poichè nel rispetto pieno delle differenze si costruiscono dei  percorsi che sono collettivi ma al contempo individuali. A  partire dalla consapevolezza che ognuno porta con sé infinite risorse in un contesto di vita all’aperto si sottolineano non le performance ma  l’esperienza emotiva, sensoriale, fisica e sociale che vanno a costruire dei veri e propri apprendimenti.

Queste finalità sono state raggiunte attraverso un progetto di uscite  sviluppato a piccoli e/o a grandi gruppi a seconda delle mete che vanno dal giardino fino all’uscita in montagna.

GITA A TORRIANA E AL MONTE FUMAIOLO

E’  stato introdotto un metodo di tipo scientifico ovvero la scoperta di ciò che ci circonda e dell’ambiente naturale a partire da esperienze dirette che i bambini hanno fatto, dalle loro domande sul funzionamento e sul perché delle cose fino ad arrivare a cercare insieme le risposte grazie anche alla collaborazione con figure esterne, che per passione si dedicano alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente naturale.

Durante tutto l’anno (anche nei mesi più freddi) i bambini adeguatamente attrezzati e muniti di stivaletti per esterno hanno potuto fruire del giardino osservando come l’ambiente naturale attorno a loro mutava in forme, colori e sensazioni. …); I bambini hanno imparato ad avere cura degli elementi naturali e la delicatezza con la quale trattarli, con tutta l’attenzione ad avvicinarsi agli elementi della natura ( ad esempio guardare il fiore senza impossessarsene )

 

In un’epoca così inflazionata dall’utilizzo di strumenti informatici da parte dei bambini con la conseguenza rischiosa di una visione sfalsata della realtà e di un atteggiamento passivo da parte del bambino che ne fruisce, abbiamo invece  ritrovato prezioso l’ausilio degli strumenti informatici poiché li abbiamo utilizzati non come fini a se stessi ma come propedeutici per un approfondimento delle esperienze svolte e come strumento di documentazione, quindi di memoria delle esperienze individuali e collettive, ricollocando così tali strumenti connessi dentro l’esperienza quotidiana. L’aver ricollocato al giusto posto la funzione degli strumenti informatici ha permesso di condividere con i genitori che lo strumento informatico di per sé, così ampiamente utilizzato all’interno delle case, non è da demonizzare se è considerato come alleato e accompagnato da un adulto nel suo utilizzo e scoperta.

Il progetto, elaborato e redatto dalle coordinatrici pedagogiche, ha visto coinvolte diverse figure professionali: le coordinatrici pedagogiche, la psicologa, l’insegnante di motoria, il pediatra e tutte le educatrici e le insegnanti.

I genitori, primo luogo educativo per i propri figli e parte integrante e attiva del progetto, sono stati coinvolti  attraverso un primo incontro all’inizio dell’anno scolastico e invitati durante l’anno scolastico a partecipare in prima persona ai laboratori ludico-manuali. Infine i genitori hanno partecipato ad un incontro dove è stata documentata l’esperienza e gli obiettivi raggiunti con il progetto

 

La specificità di qs progetto che ha previsto il trascorrere di tante ore all’esterno e altre in attività ludico-motorio ha affinato il metodo di osservazione delle insegnanti che hanno considerato con una maggior attenzione gli aspetti di tipo comportamentale, il coordinamento motorio, le abilità di problem solving, ed ampliato il punto di osservazione sul bambino nella sua interezza e globalità. Le abilità fisiche, la padronanza del proprio corpo, la sicurezza dei movimenti e la gestione del proprio sé corporeo in situazioni nuove all’aperto ha fatto sì che il bambino si potesse raccontare agli occhi dell’insegnante attraverso dimensioni ancora inesplorate e poco conosciute. Aver partecipato attivamente ai percorsi di motoria ha fatto sì che l’insegnante si arricchisse del punto di vista dell’esperto nel guardare come il bambino si muoveva nello spazio. La scoperta interessante alla luce del contributo delle psicologhe dello sviluppo infantile è stato che, come il dentro e il fuori dell’ambiente si arricchiscono vicendevolmente, così anche il dentro e il fuori inteso come sfera emotiva e corpo, si arricchiscono e sono due componenti intrinseche della stessa persona che è il bambino. Il comunicare, l’esprimere sé non avviene esclusivamente attraverso il canale verbale neppure solo attraverso il canale grafico, ma avviene anche attraverso l’espressione e le manifestazioni corporee.

Aver preso consapevolezza di come le due dimensioni esterne/interne influiscono sull’adeguatezza della proposta formativa che rivolgiamo al gruppo classe e al singolo ha permesso di prevedere nei due percorsi scolastici (infanzia ed elementari) uno spazio sia mentale che progettuale in cui fosse per tutto l’anno presente l’elemento del rapporto con la natura che ci circonda così come della necessità di un tempo dedicato alla valorizzazione di un sé corporeo dei bambini. Il lavoro fatto ha permesso una consegna alle insegnanti della scuola primaria più completa del singolo bambino poiché ha evidenziato capacità e risorse non solo in termini di abilità mentali, capacità grafiche, bensì uno sguardo a tutto tondo sulla persona intesa come mente e corpo.

Questo progetto, fatto in rete con Fondazione Karis Foundation, ha ottenuto un contributo dalla Provincia di Rimini per € 6.226,29  oltre a forme di autofinanziamento dei soggetti e istituzioni scolastiche coinvolte